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Quasi 750.000 visitatori attraversano ogni giorno Grand Central Terminal, ma la maggior parte non nota i suoi straordinari dettagli architettonici e gli angoli segreti. La folla e la disposizione confusa impediscono di apprezzare questo capolavoro Beaux-Arts, tanto che il 75% dei turisti se ne va senza aver visto il soffitto celeste o la galleria sussurrante. È frustrante dedicare tempo prezioso delle vacanze a combattere tra selfie e gruppi turistici, senza riuscire a cogliere l’anima di uno degli spazi più suggestivi di New York, dove ogni cornice e costellazione racconta un pezzo della sua storia.

Come evitare la folla mattutina nel terminal
Dalle 8 alle 10, Grand Central si trasforma in un viavai di pendolari frettolosi. I visitatori più furbi arrivano prima delle 7:30, quando la luce del sole illumina i dettagli dorati della concourse principale, o dopo le 21:30, quando i lampadari di Vanderbilt Hall creano giochi di luce sui pavimenti di marmo. I mercoledì d’inverno sono ideali: il freddo tiene lontani i turisti occasionali, mentre il mercatino natalizio aggiunge un tocco magico. I locali entrano dal passaggio sulla 42ma strada vicino al Chrysler Building, evitando l’ingresso principale. Questo accesso discreto conduce direttamente alla dining concourse inferiore, con le maioliche originali del 1913 ancora intatte.
I segreti del soffitto celeste
Il magnifico soffitto turchese nasconde dettagli inaspettati. Le costellazioni sono volutamente invertite, rappresentando il cielo visto dal paradiso, scelta dell’architetto Whitney Warren. Portate un binocolo per cercare il forellino vicino ai Pesci, dove nel 1957 fu esposto un missile Redstone. Le visite guidate gratuite (lunedì-venerdì alle 12:30) svelano come i restauratori abbiano lasciato una mattonella annerita vicino al Cancro, a ricordo del soffitto imbrattato dal fumo prima del 1996. Al New York Transit Museum, i workshop del weekend spiegano come le 2.500 stelle fossero illuminate da fibre ottiche già nel 1913, una tecnologia avveniristica per l’epoca.
Trucchi per la galleria sussurrante
La famosa galleria sussurrante vicino all’Oyster Bar funziona meglio se ci si posiziona a 45 gradi dagli archi, mentre molti visitatori si fronteggiano perdendo l’effetto magico. Provate a sussurrare un consiglio culinario nell’angolo mentre un amico ascolta a 10 metri di distanza: le mattonelle Guastavino creano canali acustici usati negli anni ‘20 per passare informazioni di borsa. Andate all’ora di pranzo (prima delle 11:30 o dopo le 13:30) quando meno persone disturbano le onde sonore. Suggerimento: l’acustica amplifica perfettamente l’audio degli smartphone: ascoltate qui 'Rhapsody in Blue' di Gershwin, sotto gli archi che il compositore amava.
Angoli segreti che persino i newyorkesi ignorano
Oltre alle attrazioni principali, Grand Central nasconde spazi dimenticati. Il Campbell Apartment (oggi bar) conserva le vetrate originali da cui il tycoon John Campbell controllava il suo impero ferroviario. Al piano inferiore, il binario 61 ospitava il treno privato di F.D. Roosevelt, accessibile solo con tour speciali. Gli appassionati di architettura cerchino il passaggio vetrato sopra la concourse: un tempo camera oscura, oggi offre viste mozzafiato sulla simmetria del terminal. Per un’esperienza unica, visitatelo durante l’Open House natalizio, quando si aprono al pubblico aree normalmente vietate come i camminamenti della torre.